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Il Camartina di Querciabella è un vino di altissimo pregio, dotato di grande personalità ed eleganza. Un rosso che esprime un carattere preciso, nonostante l’impatto internazionale. La cantina Querciabella fu acquisita da Pepito Castiglioni negli anni Settanta e dopo la scomparsa del fondatore è gestita dal figlio di Pepito, Sebastiano. Nel 1988, con grande intuito, l’azienda agricola è stata convertita al biologico e dal 2000 ha introdotto nei propri vigneti le pratiche della biodinamica, diventando in Chianti Classico un punto di riferimento per la tutela del territorio e dell’ambiente. Nella tenuta i principi della biodinamica sono applicati in maniera razionale: le pratiche agronomiche sono studiate con serietà e sono frutto di attente sperimentazioni. La scelta di operare in biodinamico si inserice in una visione molto rispettosa della natura da parte di Sebastiano Castiglioni. Caratteristica di quasi tutti i vigneti chiantigiani è l’altitudine piuttosto elevata, che conferisce freschezza, grazia e finezza ai vini di Querciabella, in particolare a questo splendido Camartina. Un vino che ha portato la cantina a distinguersi nel panorama vitivinicolo nazionale per la sua produzione d’eccellenza e per la sua precisione stilistica. Il Camartina è un grande vino, dotato di grandissime potenzialità di invecchiamento: un rosso intenso ed elegante, fiero prodotto di queste zone chiantigiane, sempre capaci di regalarci vini stupendi.
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Il Mario Schiopetto è un vino bianco friulano che nasce da un’intuizione di Mario, fondatore della cantina nel 1965, nell’unire vitigni autoctoni e internazionali per realizzare etichette dal sapore unico. E non si può dire che, a distanza di parecchi anni, questa visione non sia stata vincente, visto che il Mario Schiopetto è un prodotto che, di vendemmia in vendemmia, continua a confermarsi ai vertici delle principali guide di settore nazionali. Una bottiglia di ottima caratura, che offre una bella facilità di beva senza però nascondere il suo deciso e mai remissivo carattere, improntato su una spiccata mineralità. Il Mario Schiopetto è un vino bianco che la cantina Schiopetto realizza a partire da un vitigno autoctono, il Friulano, e una piccola parte di uve Riesling. Entrambi concorrono alla realizzazione della massa finale e vengono coltivati secondo criteri e pratiche che mirano a ridurre al minimo l’impatto della produzione sull’ambiente. I grappoli, accuratamente selezionati durante la vendemmia manuale, dopo la vinificazione passano alla fase dell’affinamento, che viene svolto dapprima in acciaio per 30 mesi, e poi per 9 mesi in tonneau. Il Mario Schiopetto è un vino che nel calice si presenta con un colore giallo paglierino, attraversato da riflessi che richiamano il colore dello smeraldo. Frutta esotica e agrumi sono le note che si avvertono per prime al naso, e che, pian piano, lasciano spazio a tocchi salmastri e floreali. All’assaggio il sorso si organizza su una trama minerale importante, che contribuisce a rendere il sorso di personalità, anche grazie a una notevole persistenza del finale. Una bottiglia che merita più di un assaggio e che conferma le grandi potenzialità del terroir friulano nella produzione di vini bianchi.
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Il “Quarz” è uno dei Sauvignon più notevoli e rinomati a livello nazionale; si tratta di una rigidissima selezione di uve provenienti da uno dei cru su cui la Cantina Terlano, realtà produttiva dalle origini antiche che oggi si caratterizza per la grande modernità e per la rinomata qualità di tutte le sue bottiglie, ha deciso di puntare fortemente, conscia delle potenzialità di questo terroir. Ne risulta un vino bianco di grande spessore, che, oltre a presentarsi con un sorso di rara eleganza e struttura, si caratterizza per il piacevole ritorno salato, espressione di una grande aderenza territoriale. Il “Quarz” è un Sauvignon Blanc in purezza che il team della Cantina Terlano realizza partendo da vigneti situati a un’altezza variabile, ricompresa fra i 200 e i 900 metri circa sul livello del mare; si tratta di terreni porfirici che colpiscono per il colore rossastro, derivante da importanti inclusioni minerali che in geologia vengono definite porfidi quarziferi. Le uve, accuratamente selezionate durante la vendemmia, fermentano lentamente a temperatura controllata in acciaio, per poi maturare per nove mesi sia in botti grandi di legno che in fusti di acciaio inox. Il Sauvignon “Quarz” della Cantina Terlano si svela nel bicchiere con una veste color giallo dorato, decisamente acceso e luminoso. Profondo e stratificato il naso, dove aromi di frutta, anche esotica, si avvicendano ad avvolgenti note minerali e di erbe aromatiche. All’assaggio è ricco, di ottimo corpo, rotondo, con un sorso pieno ed elegante, caratterizzato da un retrogusto sapido che rende l’esperienza di beva molto appagante. Una bottiglia che merita più di un assaggio, che regala emozioni a ogni singolo sorso, e che grazie a una personalità sfaccettata si abbina splendidamente a diverse preparazioni culinarie.
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Il Brut Blanc de Blancs di Perrier Jouet è una declinazione che racchiude materia vibrante e sensualità dello Chardonnay, esaltata dall'inconfondibile stile della maison. Un nome che ha fatto, e continua a fare, la storia dello Champagne quello di Perrier Jouet, maison fondata nel 1811 dall'unione tra Adele Jouet e Pierre Nicolas Perrier il cui binomio dà il nome alla cantina. Da sempre l'intento, perfettamente riuscito, è quella di dar vita ad una gamma di prodotti estremamente approcciabili, fusione di classe e morbidezza. La sede della cantina sorge ad Epernay, comune particolarmente vocato per la produzione di Pinot Nero, con possedimenti anche nei grand cru di Avize e Cramant, dove domina lo Chardonnay. Interpretazioni memorabili, sia per il livello qualitativo costante che per la famosa etichetta con decorazione floreale. Un pezzo di storia! Il Brut Blanc de Blancs è ottenuto a partire da uve di Chardonnay in purezza, provenienti da una selezione dei migliori appezzamenti di proprietà. Una maniacale attenzione alla maturazione delle uve, ed al loro livello qualitativo, è il prologo per una vinificazione che prevede la classifica vinificazione del metodo champenoise, con un affinamento sui lieviti della durata di 3 anni che dona ulteriore profondità al liquido. Lo Champagne Brut Blanc de Blancs di Perrier Jouet si palesa nel calice con perlage estremamente fine e persistente, e veste gialla intensa. Il naso è una summa di vitigno e stile interpretativo, e sa di pan brioche, burro chiarificato e piccola pasticceria che si uniscono ad una delicata nota di fiori bianchi, in cui spunta il biancospino. Il sorso è cremoso e riempitivo, dotato di una materia ricca che non rinuncia però ad una dose ravvivante di freschezza e sapidità. Bollicina fascinosa e completa, è un’espressione esaltante per gli amanti del celebre vitigno a bacca bianca. Un must!
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Il Barolo Borgogno è un vino che incarna la tradizione più classica della tipologia. Si tratta infatti di un rosso che unisce le uve di Nebbiolo coltivate in diversi crus, tra i quali spiccano Liste, Cannubi e Fossati, per dare una visione d’insieme del territorio, raccontandoci la potenza tipica del vero Barolo. Un’etichetta quindi fortemente identitaria, che grazie a un lungo affinamento si mostra con una personalità impattante, sia al naso sia in bocca. Da riservare alle occasioni più formali, quelle in cui il vino che si mette in tavola deve avere una sua importanza. Questo Barolo viene realizzato dalla cantina Borgogno partendo dalle uve in purezza di Nebbiolo, coltivate all’interno di vigneti esposti verso sud e sud-est. Le vigne si caratterizzano per un terreno composto principalmente da marne calcareo-argillose, e le viti crescono con il sistema del guyot. La vendemmia manuale si effettua fra la fine di Settembre e l’inizio di Ottobre, e il mosto ottenuto dalla pressatura soffice degli acini fermenta spontaneamente, senza l’aggiunta di lieviti, in vasche di cemento per 12 giorni, con temperature che partono dai 22 gradi per giungere sino ai 29 gradi. Dopo la svinatura s’innesta la malolattica. Infine il vino viene trasferito senza filtrazioni in botti di rovere di Slavonia da 4500 litri, dove rimane ad affinare per 4 anni. Segue poi un’ulteriore maturazione di 6 mesi direttamente in bottiglia. Il Borgogno Barolo si presenta all’esame visivo con un colore che tende al rosso granato. Ricco e stratificato il naso, che si annuncia su tocchi terrosi e rimandi floreali alla classica viola, arricchendosi poi di note fruttate e sentori speziati. Entra al palato con un sorso fasciante e ampio, dotato di un’ottima struttura e di un sorso tannico, che contribuisce a connotare il vino come muscolare. Una bottiglia di ottima fattura, con cui la cantina, di vendemmia in vendemmia, riesce a imporsi sulle principali guide di settore italiane e internazionali.
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La Tequila ‘Cocido’ della distilleria messicana Curado si configura come una tequila originale e innovativa, pur rispettosa del legame con la tradizione distillatoria messicana. In etichetta è raffigurato un tejon, nome locale per il coati, un mammifero originario degli altopiani di Jalisco, celebri per la produzione delle migliori tequila. La nascita del marchio Curado si deve all’unione di tre famiglie: i Camarenas, rinomati coltivatori di agave e produttori di tequila della zona di Arandas, gli Estes, famiglia di visionari e ambasciatori della tequila nel mondo, e i Vantguard, persone entusiaste e creative ideatrici di numerosi progetti. Curado ‘Cocido’ Tequila ha origine da solo agave blu Weber coltivato sulle alture della provincia di Jalisco, Messico. Una volta matura, la pianta viene tagliata per raccogliere la piña, il cuore zuccherino così chiamato per via della forma simile a quella dell’ananas. Rispettando la tradizione locale, la piña viene cotta sul posto e solo in un secondo momento trasferita alla distilleria, dove verrà posta in infusione nella tequila bianca per diversi giorni, allo scopo di trasmettere gli aromi più caratteristici dell’agave blu. Terminato il processo di infusione il distillato viene posto a invecchiare per qualche mese in botti di legno fino al definitivo imbottigliamento. La Tequila ‘Cocido’ della realtà messicana Curado possiede una colorazione giallo dorato chiaro. Al naso emergono decise note di spezie dolci che incontrano piacevoli sensazioni vegetali e floreali. Pieno e morbido l’assaggio, caratterizzato da un corpo avvolgente e una lunga persistenza sulle percezioni dell’olfatto. Questa tequila si presta tanto a essere bevuta liscia quanto a essere impiegata per realizzare cocktail classici o alternativi.
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L’Assyrtiko “Tria Ampelia” di Oeno Π viene prodotto da un nome leggendario del vino Greco. Paris Sigalas, già proprietario del famoso Domaine Sigalas, ha deciso di creare una piccola Boutique Winery a Baxedes-Oia, recuperando la vecchia cantina di famiglia, situata a pochi metri dal mare. L’idea è di produrre poche bottiglie di altissimo livello qualitativo, con le uve delle parcelle più vecchie e più vocate della tenuta. L’utilizzo della terracotta per la fermentazione e l’affinamento, dona al vino un fascino antico, che si traduce in aromi particolarmente ricchi e complessi. Un bianco da veri appassionati, da degustare tra intenditori. Il “Tria Ampelia” è un Assyrtiko della cantina greca Oeno Π, creato con l’intento di dar voce al terroir di Santorini, la mitica isola del sud dell’Egeo generata da una violenta eruzione vulcanica avvenuta nel lontano 1620 a. C. I resti di quel cataclisma sono ancora presenti nella composizione dei terreni, composti da profondi strati di ceneri e lapilli. Le viti vengono coltivate su questi suoli vulcanici ricchi di elementi minerali. Per difendere le piante dal Melteni, il forte vento che soffia per tutta l’estate dai quadranti settentrionali, la vite viene allevata a terra, con i tralci avvolti a formare una sorta di cesto. Le uve di Assyrtiko provengono da varie parcelle della tenuta: tutte vecchie vigne di oltre 60 anni d’età che producono pochi grappoli per pianta con una notevole ricchezza e concentrazione d’aromi. La pigiatura avviene con una pressa verticale, simile a quelle tradizionalmente utilizzate in Champagne. La successiva vinificazione si svolge in contenitori di terracotta e il vino si affina sempre in dolium per 16 mesi sulle fecce fini, in modo da acquisire struttura e complessità. L’Assyrtiko “Tria Ampelia” Oeno Π è una bottiglia preziosa, che sintetizza l’amore per Santorini di uno straordinario vigneron e la sua continua ricerca di valorizzare al meglio il connubio tra un vitigno di eccezionale valore come l’Assyrtiko e un terroir unico al mondo. Il risultato è un bianco dal bellissimo colore giallo dorato, che spigiona profumi di ginestra, frutta a polpa gialla, cenni tropicali, di scorza d’agrumi candita, cenni di erbe officinali, mandorla e sensazioni iodate e di pietra focaia. Intenso e armonioso, regala un sorso profondo, aromaticamente denso e complesso, che si distende verso un finale sapido, fresco e molto persistente.
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Il ‘Dreigenerationenwein’ del Weingut Werlitsch è un vino bianco austriaco dal forte carattere minerale e speziato, nato sulle colline della Styria da una filosofia produttiva fondata sull’agricoltura biodinamica. Questa bottiglia ha origine da un ricco blend di uve bianche, in particolare di Muskateller, Welschriesling, Sauvignon Blanc, Morillon e Traminer. L’appellativo “Dreigenerationenwein” significa letteralmente “vino di tre generazioni”, scelto in quanto questa etichetta ha origine dal blend tradizionale adottato dalla famiglia Tscheppe da tre generazioni. Weingut Werlitsch ‘Dreigenerationenwein’ deriva da un composito assemblaggio di uve di Muskateller, Welschriesling, Sauvignon Blanc, Morillon e Traminer, varietà allevate su terreni ad alto contenuto calcareo seguendo i dettami dell’agricoltura biologica certificata e della biodinamica. Dopo la raccolta manuale i grappoli vengono sottoposti a diversi giorni di macerazione sulle bucce, con la fermentazione alcolica che si realizza in maniera del tutto spontanea all’interno di grandi tini aperti di legno. I diversi vitigni sono vinificati tutti assieme e il successivo invecchiamento di 16 mesi ha luogo in botti grandi di legno sulle fecce fini. Segue l’imbottigliamento finale senza previa filtrazione o chiarifica. Il colore del ‘Dreigenerationenwein’ della realtà biodinamica Weingut Werlitsch è giallo paglierino intenso dai riflessi ambrati. Il profilo aromatico si compone di coinvolgenti sentori di frutta tropicale, mela matura, scorza di agrumi e fiori bianchi come il gelsomino, arricchiti da caratteristiche note di fieno fresco, pietra focaia, castagna e noce moscata. Pulita ed elegante la progressione al palato, con la vibrante componente fresco-sapida che lascia spazio a un persistente finale minerale e soavemente aromatico.
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L’Acquavite di Uva Moscato della realtà produttiva emiliana Distina rappresenta un distillato fresco e profumato ottenuto dalla distillazione diretta del mosto e delle vinacce di Moscato Bianco. Infatti, a differenza della grappa che si ottiene dalla lavorazione delle sole vinacce, l’acquavite di uva si ricava distillando il mosto in fermentazione con le sue vinacce. Il risultato è solitamente un prodotto fresco e fruttato dalla struttura tendenzialmente più leggera. La tenuta Distina si trova sui Colli Piacentini, precisamente a Castell’Arquato, al confine con la provincia di Parma, territorio dove la famiglia Campaner opera nel rispetto della natura e dei suoi cicli seguendo fermamente le pratiche previste dall’agricoltura biologica. Inoltre, la cantina e distilleria alleva quasi esclusivamente i vitigni tipici del territorio, tra cui proprio il Moscato Bianco. L’Acquavite di Uva Moscato Distina viene prodotta a partire dal mosto e le vinacce di uva Moscato Bianco cresciuta a regime biologico certificato. La massa parzialmente fermentata viene sottoposta a una doppia distillazione in alambicchi a bagnomaria secondo il metodo discontinuo. Al termine del lento processo di distillazione, il liquido viene lasciato a riposo tra i 6 e i 12 mesi in vasche di acciaio inox “a pieno grado”, vale a dire senza alcuna diluizione con acqua. Alla vista, Distina Acquavite di Uva Moscato si presenta con un aspetto bianco cristallino e trasparente. Il panorama olfattivo evoca vividi sentori di pera, pesca, fiori di gelsomino macerati nell’alcool e salvia, corredati da gradevoli cenni eterei. Lo sviluppo gustativo evidenzia un calore avvolgente ben bilanciato dalla spiccata freschezza in un connubio fragrante, scorrevole e molto persistente su sensazioni fruttate.
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L’Amarone realizzato dalla cantina Prà è un vino che riesce nella difficile impresa di unire potenza ed eleganza. La forza alcolica viene infatti sapientemente gestita grazie al rapporto che in bocca si crea fra sapidità, freschezza e texture tannica, elementi in perfetta armonia che contribuiscono a creare una beva piena, mai pesante. Un’etichetta complessa e stratificata anche al naso, dove si riscontrano profumi persistenti. Carattere e personalità non mancano in questo purosangue della Valpolicella. L’Amarone Prà nasce da un blend di Oseleta, Corvina, Molinara e Rondinella, vitigni che crescono con il sistema del guyot nei vigneti di Mezzane e Tregnago a circa 450 metri sul livello del mare. Le viti vengono gestite con pratiche di agricoltura biologica, su un sottosuolo di origine glaciale. Verso la metà di Ottobre si comincia la raccolta dei grappoli, che vengono poi fatti appassire in cassette per due mesi. Dopo la pressatura, il mosto ottenuto fermenta in contenitori d’acciaio inox, dove si svolge anche la malolattica. Il vino viene trasferito in tonneaux e barrique dove rimane a maturare per due anni; si procede poi con l’assemblaggio, seguito da un ulteriore affinamento in tonneaux di un anno. L’Amarone firmato Prà è un vino rosso dal colore rubino intenso e concentrato, praticamente impenetrabile alla vista. Generoso e abbondante il naso, articolato su note di frutta succosa e matura, arricchite poi da sensazioni speziate e cenni di liquirizia. All’assaggio è rotondo, caldo, ampio al palato, con una struttura importante, che si avvale di un grip tannico notevole e di un raffinato equilibrio fra componente fresca e sapida. Un’etichetta che ci rivolge uno sguardo longevo, promettendoci sorprese nel futuro grazie ad una spiccata capacità di affinamento.
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Il Prelit Magnum di Damijan Podversic è un rosso intenso e potente, uvaggio di Merlot e Cabernet Sauvignon estremamente accogliente ma mai compiaciuto. Non solo bianchi per Damijan Podversic, autentico fuoriclasse del Collio, allievo del leggendario Josko Gravner ma capace di distinguersi nettamente dal ''maestro'' con uno stile peculiare e altrettanto ricco di sfaccettature. L'idea di agricoltura è quella condivisa da Josko ma anche da diversi produttori locali, ovvero di non utilizzare sostanze chimiche o di sintesi in vigna in modo da non compromettere la vitalità di suolo e piante, e di vendemmiare rigorosamente a piena maturazione delle uve. Ad oggi gli ettari vitati sono circa 10, suddivisi tra varietà autoctone e alloctone, quest'ultime però diventate parte integrante della tradizione locale e quindi in grado di dar vita a vini fortemente territoriali. I vini di Damijan sono straordinari poichè disponibili e solari già in gioventù, ma capaci di rinnovarsi con un adeguato riposo in bottiglia. Il Magnum rosso Prelit è ottenuto da uve Merlot e Cabernet Sauvignon, provenienti dalle vigne Monte Calvario e Piedimonte, entrambe caratterizzate dalla Ponka ovvero una matrice tipica della zona del Collio fatta di marne e arenarie. In vigna si seguono i dettami dell'agricoltura biologica, sebbene risulti riduttivo per descrivere l'approccio di Damijan ad una viticoltura che prevede interventi mirati e necessari, senza l'utilizzo di sostanze chimiche o di sintesi. In cantina si prosegue con fermentazione spontanea e nel caso del Prelit affinamento di 36 mesi in botti da 20-30 ettolitri, seguito da almeno 1 anno in bottiglia. Il vino Prelit Magnum si riversa nel calice con la sua veste rubina intensa, orlata da riflessi granati. Impatto olfattivo ricco di sfumature che vanno dai frutti di bosco, al cacao, passando per sferzate vegetali, spezie e molto altro. La ricchezza del naso trova conferma in un sorso che conquista per intensità e armonia, perfettamente bilanciato tra le sue componenti e assai fascinoso in virtù della sua tattilità levigata. Introspettivo.
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Il Gin Dry “Ki No Bi Sei” prodotto da The Kyoto Distillery è un distillato per intenditori. Si tratta, infatti, della versione Navy Strenght del “Ki No Bi”, cioè imbottigliata a gradazione alcolica più alta. È un Gin intenso e caldo, potente e persistente, realizzato solo ed esclusivamente con una selezione di pregiate botaniche giapponesi di altissima qualità. È un distillato dal volto armonioso, equilibrato, profumato e delicatamente aromatico. Per la sua alta gradazione, risulta particolarmente adatto alla preparazione dei cocktail, in modo da stemperare un po’ la sua carica alcolica e diluirla con gli altri componenti del long drink. Il “Ki No Bi Sei” è un Gin Dry della The Kyoto Distillery, una piccola realtà artigianale, fondata solo pochi anni fa a Kyoto, che produce esclusivamente Gin di alta qualità. L’azienda sorge in una zona che può vantare antiche e nobili tradizioni nell’arte della distillazione del riso. La produzione di ottimi saké garantisce di poter contare su un distillato di riso di grande finezza per preparare la base del Gin. L’acqua arriva direttamente da Fushimi, ed è famosa per la purezza cristallina e la leggerezza. Le botaniche utilizzate durante l’infusione sono scelte tra piante ed erbe giapponesi e comprendono: ginepro, legno di Hinoki, iris, yuzu giallo, limone, sanshō verde, germogli di kinome, zenzero, foglie di bamboo, tè gyokuro, foglie di sisho. È proprio grazie alla qualità di tutte le materie prime che il Gin riesce ad esprimere una grande eleganza e finezza gustativa. Il “Ki No Bi Sei” è un Gin secco dal gusto intenso e dal profilo elegante, che ben rappresenta l’arte giapponese nel campo della distillazione. L’utilizzo di sole botaniche del territorio, contribuisce a donare al distillato un volto caratteristico e inimitabile, esaltandone la personalità tipicamente territoriale. Nel bicchiere si presenta cristallino e trasparente. Il bouquet regala delicati profumi floreali, aromi di agrumi, un piacevole tocco balsamico di ginepro e sentori morbidi di spezie orientali. L’ingresso al palato è molto armonioso, caldo ed equilibrato, con un centro bocca espressivo e un finale intenso, lungo e persistente.
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L’Elisir di Edimburgo dell’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella è una degli storici preparati di questa antichissima realtà fiorentina, che da oltre 800 anni si dedica alla paziente lavorazione delle erbe, per realizzare essenze e liquori. Grazie a un attento rispetto delle consuetudini tramandate di generazione in generazione, ancora oggi la vasta gamma di prodotti è preparata seguendo la tradizione e con metodi artigianali, cura e passione. Solo in questo modo è stato possibile perpetuare nei secoli la cultura e la conoscenza delle caratteristiche e delle qualità di erbe, fiori, radici e cortecce, che sono alla base di ogni prodotto. L’Edimburgo Elisir è il frutto dell’antico savoir-faire dell’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, una preziosa istituzione fiorentina, che è nata all’inizio del XIII secolo all’interno di un convento di frati domenicani, come farmacia della comunità religiosa. Le origini risalgono alla concessione a un gruppo di frati di Santa Maria Inter Vineas, una piccola chiesa fuori dalle mura della città. Qui i religiosi cominciarono a coltivare erbe medicinali e a preparare elisir e unguenti. La storia dell’Officina ha poi attraversato tutta la storia di Firenze, conservando immutato il suo prestigio. Ancora oggi è riconosciuta come un vero e proprio patrimonio della città e ne rappresenta un importante pezzo di storia. Si narra che la ricetta di questo elisir provenga da un frate domenicano di Edimburgo, che si fermò nel convento di Firenze nel XVII secolo. Nulla da allora è stato modificato, per mantenere il gusto tipico del passato. Il liquore Elisir di Edimburgo prodotto dall’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella è un eccellente liquore digestivo, realizzato con vino moscato sicilianao e una sapiente selezione di botaniche (tra cui radice di genziana), frutto dell’antica cultura nel campo dell’erboristeria dei monaci domenicani. Alla vista si presenta di colore ambrato luminoso, con brillanti riflessi oro antico. Il bouquet è intenso ed elegante, con aromi di erbe officinali, cenni balsamici e di erbe aromatiche, sfumature floreali e delicatamente speziate. L’ingresso al palato è morbido e armonioso, con un sorso piacevolmente lungo e persistente. Il finale è fresco e leggermente amaricante. Ottimo da degustare liscio o con del ghiaccio.
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Il Franciacorta Pas Operé di Bellavista è una delle etichette più prestigiose della famosa cantina di Erbusco. Si tratta di un Metodo Classico realizzato con un’accurata selezione delle migliori uve di Pinot Nero e Chardonnay della tenuta, provenienti da vecchie vigne coltivate nelle parcelle più vocate. Uve di straordinaria intensità e maturità aromatica, che permettono di ottenere una cuvée armoniosa senza il bisogno di alcun dosaggio. Il lunghissimo periodo d’affinamento sui lieviti contribuisce a creare una notevole complessità e ricchezza espressiva. È un Franciacorta dedicato a chi ama la purezza espressiva, l’integrità assoluta nella sua versione più profonda e austera, essenziale e lineare. Il Metodo Classico Pas Operé è un Franciacorta che rientra a pieno titolo tra le etichette più interessanti della denominazione. La cantina Bellavista è uno dei nomi più importanti del territorio. Nata negli anni ’70 dalla passione di Vittorio Moretti, in breve tempo si è imposta come riferimento del territorio, grazie a una produzione indirizzata solo alla qualità assoluta. Oggi l’azienda gestisce complessivamente di circa 200 ettari di vigneto, suddiviso in molti appezzamenti coltivati con Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco. Lo stile della cantina è molto classico e punta su cuvée caratterizzate da finezza espressiva, aromi delicati ed eleganti, che sappiano rappresentare al meglio il profilo varietale delle uve e il carattere del terroir franciacortino. Il Pas Operé di Bellavista è un dosaggio zero realizzato con i migliori grappoli selezionati in vigne di una quarantina di parcelle di pregio. Le fermentazioni avvengono per metà della massa in piccole botti di rovere bianco e il resto in vasche d’acciaio inox. I vini base maturano per alcuni mesi prima di essere assemblati nella cuvée definitiva. La seconda fermentazione si svolge in bottiglia secondo il Metodo Classico con una sosta sui lieviti di almeno 72 mesi. Nel calice si presenta di colore giallo paglierino con luminosi riflessi dorati. Il perlage è molto fine e persistente. Il bouquet è elegante e raffinato, con aromi di agrumi, di frutta gialla matura, cenni esotici, sentori di crosta di pane, sfumature di frutta secca e vaniglia. Il sorso è intenso, complesso, con un allungo deciso e verticale verso un finale secco e persistente, caratterizzato da una vibrante freschezza minerale. Un Franciacorta da intenditori, ideale per una cena importante a base di pesce.
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Il Macvin du Jura del produttore Sylvain Jacquot della cantina Caveau du Val de L’Amour è un vino fortificato dalle caratteristiche organolettiche assolutamente originali, prodotto artigianalmente attraverso la combinazione di mosto di uve Chardonnay e acquavite di vinacce. Il Macvin rappresenta una specialità dello Jura fortemente legata alla tradizione locale. Tipicamente, ogni anno un alambicco itinerante trainato da un trattore gira per il territorio permettendo ai vari produttori di distillare le rispettive vinacce. Il distillato viene quindi venduto come tale sotto il nome di Marc du Jura oppure aggiunto al mosto fresco per arrestare la fermentazione e conservare un’importante quantità di zuccheri, ottenendo così il Macvin. Il vino fortificato Caveau du Val de L’Amour Macvin du Jura viene elaborato a partire da sole uve Chardonnay cresciute in maniera sostenibile su terreni argilloso-calcarei. A seguito della raccolta, effettuata rigorosamente a mano, i grappoli vengono diraspati e delicatamente pressati, con il mosto così ricavato che viene addizionato di acquavite locale nella proporzione di un terzo di distillato per due terzi di mosto. Fondamentale è il fatto che il Marc du Jura debba essere lasciato maturare per almeno 14 mesi prima di essere assemblato con il mosto. Successivamente il vino fortificato è posto a invecchiare per 5 lunghi anni in botti di rovere, periodo durante il quale acquisisce maggiore complessità. All’esame visivo il Macvin du Jura della piccola cantina Caveau du Val de L’Amour mostra una colorazione giallo dorato tendente all’ambrato. Olfatto intenso e di ottima ampiezza, definito da seducenti e dolci aromi di marzapane, pesche sotto spirito, agrumi canditi, miele, uva sultanina e spezie dolci. Al palato il morbido calore è perfettamente gestito dalla freschezza viva e dalla sapidità incisiva, elementi che preludono all’epilogo di lunga persistenza.
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Il Mille e una Notte di Donnafugata è una suadente e fascinosa espressione di una delle cantine più importanti a livello italiano. Definito dalla stessa come il "rosso portabandiera", ha saputo distinguersi nel panorama vinicolo siciliano, in virtù del suo costante livello qualitativo che ha contribuito non solo al raggiungimento di numerosi riconoscimenti, ma anche alla valorizzazione di una terra estremamente vocata per la produzione vinicola. Il vino Mille e una Notte nasce dal sogno di Giacomo e Gabriella, fondatori di Donnafugata, di dare vita ad un grande rosso siciliano, avvalendosi della collaborazione di Giacomo Tachis, celebre enologo già ideatore di monumenti italiani quali Sassicaia, Solaia e Tignanello. L'idea è dunque di valorizzare il vitigno autoctono siciliano per eccellenza, ovvero il Nero d'Avola, e di unirlo a vitigni internazionali quali Petit Verdot e Syrah in grado di arricchire il liquido di sfumature speziate ed eleganti. La produzione segue processi tradizionali che vanno dalle basse rese per ettaro alla vendemmia manuale, che prevede poi un'attenta cernita dei grappoli migliori. Dopo la fermentazione, affina in barrique di rovere francese nuove per 13-14 mesi. Il rosso Mille e una Notte si presenta nel bicchiere con un colore rubino impenetrabile. Già dalla prima olfazione, palesa tutta la sua ricchezza che svaria da richiami estremamente territoriali, quali prugna e carruba, a sbuffi balsamici e speziati. In bocca colpisce per la sua tattilità carezzevole, connubio di morbidezza e tannini finissimi. Persistenza molto lunga, che richiama cibi strutturati quali carrè d'agnello, primi piatti con sughi di carne e addirittura stufati di pesce. Icona di classe ed eleganza, il Mille e una Notte è il compagno perfetto per serate speciali.
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Il “Royale Réserve” è uno Champagne Brut Rosé dal profilo intenso, fresco ed elegante, da cui emerge lo stile della maison Philipponnat. Una bollicina che affina per ben tre anni, a discapito di un disciplinare che prevede la possibilità, dopo 15 mesi, di poter essere immessa sul mercato, e che quindi ha il giusto tempo per evolvere, regalando un sorso di buon corpo e un ventaglio di profumi dove la frutta rossa assume contorni sopraffini. Uno Champagne dedicato ai palati più sofisticati. Il Rosé Brut “Royale Réserve” è uno Champagne che prende vita dal classico taglio da cui si realizzano le bollicine francesi: Pinot Noir, Chardonnay e un pizzico di Pinot Meunier. Le uve di queste varietà crescono all’interno di Grand e Premier Cru sparsi nel territorio di Mareuil-sur-Ay. Una volta raccolti e portati nei locali adibiti alla vinificazione di Philipponnat, gli acini fermentano parte in acciaio e parte in botte, dove svolgono anche la malolattica. Alla massa totale s’incorpora una piccola percentuale di vini di riserva invecchiati in legno con il metodo solera e di Pinot Noir, per ottenere un rosato dal colore delicato. La seconda rifermentazione si esegue, secondo i principi di produzione del Metodo Champenoise, in bottiglia, dove lo Champagne rimane ad affinare per 36 mesi a contatto con i propri lieviti. Questo “Royale Réserve” è uno Champagne Rosé Brut che, all’esame visivo, si palesa con un colore che richiama il salmone, con riflessi che tendono al ramato; il perlage è sottile e dotato di buona persistenza. I profumi che avvolgono il naso sono fini ed eleganti, principalmente incentrati su note di piccola frutta rossa. Al palato è di medio corpo, con un sorso caratterizzato da una piacevole freschezza e da un gusto fruttato. Una bottiglia di buona complessità, molto versatile dal punto di vista gastronomico: Philipponnat la consiglia sia all’ora dell’aperitivo che a tutto pasto, in abbinamento a pesci affumicati e carni bianche cucinate con preparazioni leggere.
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Il Rum Zacapa 23 Anni è un grande distillato dedicato agli appassionati di Rum invecchiati, connotati dalla morbidezza, ampiezza e ricchezza tipiche del famoso marchio guatemalteco. È un’eccellenza assoluta di questa distilleria, che si trova in una zona particolarmente vocata. L’area della valle del fiume Motagua è caratterizzata da terreni d’antica origine vulcanica, molto adatti alla coltivazione della canna da zucchero. Il clima ideale e un savoir-faire secolare, fanno il resto e consentono di proporre al mercato dei distillati, non solo di alta qualità, ma connotati da un carattere ben definito, che costituisce la classica cifra stilistica di Zacapa. Zacapa Rum 23 Anni è un’esperienza inebriante. La straordinaria ricchezza aromatica deriva dall’utilizzo come materia prima di puro succo di canna da zucchero delle migliori qualità, lavorate ancora secondo le più antiche tradizioni artigianali. Terminata la fermentazione, si procede alla lenta distillazione realizzata con estrema cura, in modo da ottenere un rum connotato da intensità e finezza espressiva. Il distillato invecchia in botti precedentemente utilizzate per l’affinamento di Bourbon e dei profumati vini liquorosi andalusi di Jerez: Sherry e Pedro Ximenez. Il processo si svolge con l’utilizzo del Metodo Solera, che prevede una miscela di Rum di diverse annate, dai più giovani fino a quelli in botte da ben 23 anni. L’invecchiamento avviene nella città di Quetzaltenango, a un’altitudine di 2300 metri sul livello del mare, che garantisce le migliori condizioni di temperatura e umidità per una perfetta evoluzione con lo sviluppo di eleganti aromi terziari. Il Rum invecchiato 23 Anni Zacapa è un grande classico della famosa distilleria centroamericana. È un rum di notevole struttura e complessità, che regala il piacere di una straordinaria morbidezza gustativa. Alla vista si presenta di un colore ambrato piuttosto intenso, con luminosi riflessi mogano. La tavolozza olfattiva conquista per ampiezza e ricchezza, con aromi che ricordano le dolci spezie orientali, le morbidezze del caramello, gli aromi di scorza d’arancia amara candita, la frutta secca, i fichi, la frutta tropicale, le note di cacao, cioccolato, le sfumature tostate di legni nobili e torrefazione. L’ingresso al palato è suadente e avvolgente, con un sorso caldo e profondo, che s’allunga armonioso verso un finale di notevole persistenza.
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Damoiseau sfodera il proprio savoir faire nella creazione del Rum Vieux Agricole XO: un distillato composto di artigianalità, pazienza e quella dose di creativa follia che accompagna l’azienda fina dalla sua fondazione nel 1942. Il Rum Vieux Agricole XO di Damoiseau viene elaborato a partire dal puro succo di canna da zucchero coltivata nella regione della Grande Terre, dove l’azienda rappresenta l’unica distilleria, sull’isola di Guadalupa, una delle numerose isole dell’arcipelago delle Antille. La canna matura sui terreni ricchi di calcare, nel lungo periodo compreso fra gennaio e luglio: una volta raccolta viene sminuzzata negli appositi 2 trituratori che ne rompono le fibre degli steli, quindi sfilacciata e infine frantumata grazie al lavoro dei 4 mulini. Il vesou, il prezioso succo carico di zucchero, viene costantemente recuperato durante tutte queste operazioni e riversato all’interno di un’unica vasca per essere filtrato prima di procedere alla fermentazione, tramite l’inoculo di lieviti. Il cuore della lavorazione è rappresentato dalla distillazione, che avviene ancora nelle vecchie colonne continue, con sistema di filtrazione degli oli contenuti nel vapore. Lo spirito ne esce alla gradazione di circa 89° e deve essere pompato verso le vasche inox dove viene tagliato con acqua osmotizzata fino a raggiungere una gradazione intorno ai 42° e in cui sosta per alcuni mesi di maturazione, iniziando a sviluppare il proprio bouquet. L’assemblaggio di Rum prodotti con questo sistema artigianale ed evoluti per almeno 4 anni viene quindi posto in piccoli barili di rovere da 180 litri che hanno contenuto whisky bourbon, per procedere al lungo invecchiamento di 6 anni. Rum Vieux Agricole XO di Damoiseau veste un intenso e luminoso colore ambra. Il naso dà prova di estrema concentrazione ed esala note fruttate mature, accompagnate da un profondo tostato di cioccolato e cannella, con evidenti sentori speziati di vaniglia: in coda emergono i chicchi di caffè, la foglia di tabacco e il cuoio. L’attacco al palato è particolarmente rotondo e confortevole, per sviluppare poi una elegante potenza e una nitida traccia di frutta a guscio, caramello e persistente speziatura.
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Lo Champagne Nature"Chloé" di Vincent Couche è un altro straordinario capitolo firmato da questo dinamico vigneron, da scoprire e risentire. Se il vino deve trasmettere anche passioni e sensazioni emozionali, questo ne è sicuramente un portavoce. La scelta produttiva della cantina e storicamente legata al Pinot Noir, coltivato a Buxeuil su terreno calcareo, marnoso e argilloso; ma, dopo il suggerimento di Claude Bourguignon, sono stati vitati anche 3 ettari di proprietà a Chardonnay, questa volta su terreni molto gessosi e siti presso Montgueux. La coltivazione è certificata in biologico e biodinamico e le lavorazioni, sia in vigna che in cantina, sono il meno interventiste possibili. Le uve sono vinificate rigorosamente per parcelle e la fermentazione alcolica avviene in maniera spontanea, attraverso i soli lieviti indigeni, per il 50% in tini di legno e il 50% in acciaio. L’assemblaggio prevede l’utilizzo di 3 vins de réserve di diversa annata e non viene mai aggiunta solforosa. Avvenuta la rifermentazione in bottiglia, lo Champagne sosta sui lieviti almeno 24 mesi sui lieviti e non avviene nessun dosaggio. Lo ChampagneBrut Nature "Chloé" alla vista è giallo paglierino dai riflessi dorati e dal perlage fine. Al naso emergono sensazioni minerali iodate, frutta rossa, note erbacee e quasi rinfrescanti. Al palato è ampio, teso, ma con la caratteristica di esaltare freschezza e sapidità. Osate temperature di servizio leggermente superiori alla media. Silenzioso e di inguaribile seduzione.
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Il rosso Chianti Classico Gran Selezione “Vigna del Sorbo” è un vino che, dal piccolo villaggio di Panzano in Chianti, dove ha sede Fontodi, è giunto sino ai vertici delle principali guide di settore, nazionali e internazionali. Si fanno fatica infatti a contare i premi e i riconoscimenti che quest’etichetta miete ogni anno, confermando la cantina come una delle realtà di riferimento per la produzione di DOCG Chianti Classico, qui declinato nella versione Gran Selezione, e quindi soggetto a norme produttive ancora più stringenti e rigorose. Una bottiglia complessa, con profumi stratificati, che assaggio dopo assaggio, grazie anche al deciso grado alcolico, risveglia tutti i sensi. Semplicemente magnifico. Questo Chianti Classico Gran Selezione “Vigna del Sorbo” nasce da un accurato blend realizzato da Fontodi. Accanto a un 90% di Sangiovese, assoluto protagonista del terroir della Toscana, troviamo anche un 10% di Cabernet Sauvignon, internazionale che ha ampiamente dimostrato di poter raggiungere ottimi livelli qualitativi all’interno dei confini regionali. Le uve, che crescono su piante di 40 anni, in vigneti esposti verso sud-ovest, una volte raccolte e portate nei locali adibiti alla vinificazione, fermentano spontaneamente grazie alla presenza di lieviti indigeni in contenitori d’acciaio inox, macerando a temperatura controllata per 3 settimane. Quindi si passa alla fase di invecchiamento, in cui il vino riposa, per 24 mesi, in barrique di Troncais e Allier, nuove al 50%. Il “Vigna del Sorbo” Chianti Classico Gran Selezione si annuncia alla vista con un colore rosso rubino luminoso, attraversato da lampi più granata nell’unghia. Il naso pullula di profumi ben orchestrati, in cui si rintracciano note di frutta e spezie, da cui emerge anche un rimando alla viola. All’assaggio è di ottimo corpo, caloroso e penetrante, con un sorso contraddistinto da un gusto sapido e minerale; chiude con un finale di notevole persistenza. Una bottiglia con cui la cantina Fondodi riesce a esaltare sia i vitigni utilizzati all’interno del blend, sia il territorio di provenienza, in un binomio che è garanzia di assoluta qualità.
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Il Brut Blanc de Blancs Millesimato rappresenta il primo stile di English Sparkling Wine prodotto da Nyetimber agli albori della storia della cantina: erano i primi anni Novanta e la proprietà apparteneva ancora a Stuart e Sandy Moss, i due coniugi di Chicago che hanno avviato l’impianto dei vigneti nel 1988. Da sempre, quindi, la cuvée rappresentativa di una unica annata è vinificata con Chardonnay in purezza e lunga sosta sui lieviti: uno spumante elegante, intessuto di complessità e delicatezza, è una scelta perfetta per brindare alla realizzazione di un’idea, come hanno fatto questi pionieri del metodo classico inglese. Il Brut Blanc de Blancs viene realizzato da Nyetimber con le sole uve di Chardonnay provenienti dalle parcelle che si trovano nel West Sussex e in Hampshire, nell’area geografica delle South Down, i dolci pendii fronte mare che non superano i 200 metri di altitudine. I suoli sono costituiti dagli elementi tipici e ricercatissimi da chi allevi uve per basi spumante, ossia il gesso in altissima percentuale all’interno di una matrice sabbiosa e drenante. La vendemmia viene eseguita a mano, con trasporto immediato dei grappoli in cantina e successiva diraspatura. La fermentazione si svolge in vasca d’acciaio termocondizionata e dopo la presa di spuma in bottiglia lo spumante sosta sui propri lieviti per circa 60 mesi. Il dosaggio finale è pari a 9,5 grammi per litro. Lo Spumante Brut Blanc de Blancs creato da Nyetimber ha un impatto visivamente elegante, vestito di un brillante giallo dorato e illuminato da una effervescenza composta di bollicine finissime ed estremamente persistenti. Al naso è un tripudio di profumi densi e confortevoli: immediate sono le note vivificanti di limone maturo, legate al floreale bianco e aromatico del caprifoglio, mentre emergono man mano dallo sfondo le sottili sensazioni burrose di brioche e quelle speziate di vaniglia. L’assaggio è la conferma di una festa elegante, dove i rimandi alla crema di limone si fondono ad un fruttato di pesca bianca: una dinamica e croccante freschezza equilibra il sorso, accompagnata da una sottile quanto lunghissima presenza minerale. Uno Chardonnay da grande serata che si può immaginare su una granseola al vapore o tartellette a base di verdure e salse cremose.
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Il Rosè “Grand Vintage” è uno Champagne Brut, tra le più conosciute e prestigiose etichette della linea Moët & Chandon. Viene prodotto solo in versione Millesimato, quando lo chef de cave, Benoit Gouez, seleziona con grande esperienza la cuvée di un celebre annata e decide di spumantizzarla. Il risultato è uno Champagne unico ed autentico, di grande pregio, che come ogni “Grand Vintage” lascia il segno e racconta in ogni suo sorso il lavoro e la passione di una illustre maison, che dal 1869 si è contraddistinta in tutto il mondo per le sue celebri bollicine. Grande qualità e lunga tradizione consacrano il Gran Vintage come una certezza nel mondo dello Champagne. Lo Champagne Rosé Brut “Grand Vintage” nasce da una selezione dei tre vitigni tipici del territorio: Pinot Noir in maggiore percentuale, Chardonnay e Pinot Meunier. Un 20% del Pinot Noir viene vinificato in rosso e aggiunto in un secondo momento per conferirgli quell’affascinante colore rosa salmone luminoso. L’affinamento è lunghissimo e dura quasi 7 anni, conferendogli una perfetta maturità espressiva e un corredo aromatico di grande pregio. Il leggero dosaggio zuccherino di 5 g/l gli permette di mantenere la freschezza necessaria per controllare una struttura morbida e vellutata. Soffice come i petali di una rosa, succoso come un lampone appena colto, fresco come una spremuta di pompelmo rosa, delicato come una fragolina di bosco: il Grand Vintage Rosè è tutto questo, un gusto straordinario, uno stile maestoso e un bouquet di distinta eleganza.
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Bertrand-Delespierre elabora lo Champagne “Origines Croisées” per rendere omaggio alla fondazione del domaine, nato nel 1980 attraverso l’incrocio delle famiglie Bertrand, rappresentata all’interno della cuvée dallo Chardonnay, e Delespierre, simboleggiata invece dal proprio Pinot Noir. Una unione di persone e di varietà che vuole esprimere una interpretazione potente e allo stesso tempo raffinata del territorio in cui sono radicate. Champagne “Origines Croisées” prende vita nella cantina Bertrand-Delespierre attraverso l’assemblaggio del 50% di Pinot Noir e 50% di Chardonnay. Le uve dell’annata rappresentano circa il 60% nella realizzazione del vino base, mentre il successivo 40% è composto dai vins de réserve, in una sapiente e importante miscela che coinvolge solitamente le quattro annate precedenti. I villaggi da cui provengono le uve sono classificati Premier Cru al 100% e sono situati all’interno del territorio della Petite Montagne de Reims: una zona poco conosciuta che si estende al centro della parte settentrionale del parco naturale e che dista dalla città, ubicata in direzione nord-est, una quindicina di chilometri. Le parcelle si compongono di impianti con età media intorno ai 30 anni: sui dolci pendii che sfiorano i 200 metri di quota, offrono esposizioni orientate verso nord e nord-est, e mostrano terreni dalla forte complessità litologica, composti di argille, limo, sabbie silicee e marne calcaree. La vendemmia viene come d’obbligo eseguita a mano e le uve sono pressate tradizionalmente in pressa verticale. La fermentazione alcolica si sviluppa spontaneamente grazie all’opera dei lieviti indigeni e ha luogo in vasca d’acciaio e in demi-muid da 600 litri per una parte della massa. La fermentazione malo-lattica è invece bloccata, in modo da preservare la naturale acidità dell’assemblaggio. La sosta sui lieviti dopo la presa di spuma in bottiglia si protrae per 48 mesi e il dosaggio finale si attesta tra i 2 e i 4 grammi per litro. Delicata e brillante è la veste dello Champagne “Origines Croisées” di Bertrand-Delespierre. Il naso esprime allo stesso tempo profumi freschi e maturi, mescolando le note citrine alla suadenza della mela al forno e della brioche tostata. Il sorso è longilineo e nettissimo: eppure la verticalità minerale lascia uno spazio equilibrato ad una materia densa e rotonda, in cui le bollicine sono sia accessorie che necessarie, espresse da una cremosità superba.
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Lo Champagne “Almanach n°1” firmato da Gratiot & Cie rappresenta la cuvée d’ingresso della maison, simbolo di freschezza, identità e autenticità territoriale. Ci troviamo nella Vallée de la Marne, precisamente nel distretto di Aisne, dove i suoli sono ricchi di calcare, limo e argilla e il microclima influisce positivamente sulla qualità delle uve, cambiando di continuo, da parcella a parcella. Ed è proprio sulla ‘zonazione’ che Remy Gratiot punta tutto, al fine di imbottigliare davvero l’essenza del terroir di origine. “Almanach n°1” di Gratiot & Cie è un Brut che rende omaggio al Pinot Meunier, varietà protagonista della produzione di questa maison, presente in questa cuvée per la quasi totalità (85%) insieme a un tocco di Chardonnay (15%). Si tratta di uno Champagne non millesimato, costituito per metà da vini di riserva , custoditi gelosamente nella cantina per lungo tempo. La fermentazione alcolica ha luogo in serbatoi di acciaio termoregolati, seguita da quella malolattica negli stessi contenitori e per una minima parte in legno. Dopo la presa di spuma, il vino resta a contatto coi lieviti in bottiglia per almeno 36 mesi, nel corso dei quali il liquido si arricchisce più evolute e intense. Il Brut “Almanach n°1” è il primo volume che compone la storia di 150 anni che sta dietro alla maison famigliare Gratiot & Cie. Uno Champagne di solida freschezza e intensità gustativa, che si presenta luminoso nel calice, attraversato da un perlage continuo e finissimo. Al naso emana profumi delicati e lievi, dove è la frutta matura a polpa gialla a fare da indiscussa protagonista, con sottili sensazioni che rimandano agli agrumi e alla loro scorza, al pane appena sfornato e alla salsedine di una passeggiata sul lungo mare. In bocca è generoso e ricco, sorretto da un vibrante spalla acida e da lunga sapidità che guida a un sorso scorrevole, pulito e rigenerante. In versione Magnum per festeggiare con tanti amici.
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Questo Champagne Rosé ci fornisce un’interpretazione elegante di quella che è una delle regioni vitivinicole più belle e interessanti di tutta la Francia, lo Champagne. Un terroir unico al mondo, che dà vita a una bollicina dall’aspetto delicato, che però non nasconde il proprio carattere, colpendo il palato per espressività e incisività, virtù che si innescano grazie a una deliziosa trama minerale. La maison Deutz, realtà produttiva storica, situata nel piccolo comune di Ay, regala un millesimato di rara bellezza, da apprezzare sino all’ultima goccia. La cantina Deutz realizza questo Champagne Rosé Brut partendo da un sapiente blend dove, accanto al Pinot Noir, troviamo una piccola percentuale di Chardonnay. Le uve, accuratamente raccolte durante la fase della vendemmia, effettuano una prima fermentazione in acciaio, e una piccola parte delle uve di Pinot Noir vinifica in rosso, macerando sulle bucce. Si procede poi con la seconda rifermentazione che, seguendo i principi di produzione del Metodo Champenoise, avviene in bottiglia, dove il vino rimane sui propri lieviti per 48 mesi. Al termine di questo periodo si prosegue con le operazioni di sboccatura e imbottigliamento. Lo Champagne Rosé Brut realizzato dalla cantina Deutz si presenta nel calice con un colore rosa, leggermente tendente al ramato; il perlage è di grana fine e persistente. Al naso si avvicendano profumi ben presentati, incentrati principalmente su note di frutta, che pian piano risultano avvolte da sfumature tendenti allo speziato. All’assaggio è di corpo leggero, morbido, con un tannino lieve e un sorso decisamente rinfrescante, che può giovarsi di un gusto sapido molto coinvolgente. Una bollicina rosé a dir poco affascinante, da condividere con il proprio partner per celebrare i momenti più romantici.
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Il gin Monkey 47 Black Forest Distillers è prodotto in Germania, nella Foresta Nera, dalla distilleria Black Forest Distillers GmbH (Stählemühle) grazie alla sapiente opera del Mastro Distillatore Christoph Keller. Molto apprezzato tra gli intenditori di gin, questo distillato vanta numerosi riconoscimenti a livello internazionale e la sua fama è in parte legata al curioso nome che porta. Il gin Monkey 47 Schwarzwald ha un'impareggiabile complessità aromatica e si colloca nella categoria dei migliori gin al mondo. Un tale risultato deriva dalla particolare miscela di 47 ingredienti (decisamente atipici rispetto ai tradizionali aromi del gin) selezionati accuratamente e messi a macerare nell'acqua sorgente, proveniente dalla fonte della Black Forest Distillers. Nell'ambito della ricetta, la parte del leone la riveste il mirtillo rosso della Foresta Nera, ma anche gli altri botanici (ginepro, coriandolo, abete rosso, monarda rossa, etc.) fanno la loro parte, per non parlare della sapiente distillazione, nonchè della maturazione nei tradizionali contenitori di terracotta. Il gusto unico del gin Monkey 47 lo si apprezza sia bevendolo liscio che utilizzandolo come base per cocktail. All'assaggio, si distingue subito e nettamente il profumo puro del ginepro, segue una nota piccante e croccante di agrumi (data dalle bucce di arancia amara, pomelo e limone) e un dolce aroma floreale. Successivamente emerge un forte sentore di spezie pepate (grazie ai sei diversi tipi di pepe), infine un sottile e sapido fruttato amaro. Un gin dal sapore quanto mai deciso, ma al tempo stesso armonico, profondamente complesso ed equilibrato con un finale tutto da scoprire.
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Lo Champagne Rosè Brut della maison Deutz è il ritratto nobile del Pinot Nero. Ne incarna infatti il carattere austero e ne traccia i profili di finezza ed eleganza, mantenendo i tratti distintivi di delicatezza e piacevolezza. Un Pinot Nero che alcuni critici hanno definito “da applauso” per la sua ricchezza espressiva. Deriva da un assemblaggio di uve provenienti da aree differenti, in grado di raccontare alla perfezione non solo l’identità di un vitigno, ma anche l’essenza di un territorio ricco di fascino come quello dello Champagne. La maison affonda radici nel comune di Ay fin dal 1838. Ad oggi la proprietà vede la partecipazione della maison Louis Roederer e conta 42 ettari. Deutz Champagne Rosè Brut è composto da 100% Pinot Nero, proveniente dalla Montagne de Reims e dalla Vallee della Marne. Il metodo di produzione è quello dell’Assemblage, ammesso dal disciplinare, che prevede l’aggiunta di vino rosso fermo per realizzare lo Champagne Rosè. Deutz realizza questa bollicina inserendo una parte di Pinot Nero fermo prodotto a partire da vigne molto vecchie nella zona di Ay. Il periodo di rifermentazione in bottiglia e conseguente sosta sui lieviti ha una durata di circa 36 mesi. Il Brut Rosè di Deutz è uno Champagne dal color rosa delicato e luminoso, impreziosito da un perlage fine e persistente. Introduce, al naso, il suo profumo con delicatezza ed eleganza: si apre inizialmente su toni fruttati di ribes, lamponi ed una nota agrumata di pompelmo, per poi svelare tracce morbide di vaniglia e mandorla. Il tutto è legato da una vena minerale di classe, che si riconferma all’assaggio. L’ingresso in bocca è dritto e preciso, e lascia emergere pian piano il carattere succoso e ricco di polpa, svelando quell’impronta fruttata percepita all’olfatto. Sapidità e morbidezza convivono in un grande equilibrio. La finezza della bolla francese per eccellenza e la personalità di un vitigno famoso in tutto il mondo si uniscono in questo Rosè, che si dimostra sorprendente anche nel suo ottimo rapporto qualità/prezzo.
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Il Tequila Anejo “Cristalino”, realizzato dalla distilleria messicana Volcan De Mi Tierra, è un’etichetta di grande fascino, dedicata a chi ama i distillati affinati a lungo in legno, che presentano un carattere morbido suadente e complesso. Si tratta di un assemblaggio di diverse partite di Tequila maturate in botti di rovere per un periodo che varia da uno a tre anni, in modo da fondere le note più fresche e fragranti con quelle più evolute e creare una perfetta armonia espressiva. Elegante e raffinato, è perfetto da degustare liscio o con ghiaccio, in modo da poter apprezzare tutte le sue delicate sfaccettature aromatiche. “Cristalino” è un Tequila Anejo proposto dal giovane marchio Volcan De Mi Tierra, che è nato dall’unione tra la distilleria Gallardo e il celebre gruppo francese del lusso LVMH. Un connubio che ha dato vita a un prodotto destinato al piacere dei palati più raffinati ed esigenti. L’intensità e la ricchezza aromatica della Tequila Cristalino sono il frutto della migliore agave blu coltivata nelle regioni di Valles y Altos, caratterizzate dalla presenza di pregiati terreni di antica origine vulcanica di matrice sabbiosa, molto ricchi di sostanze minerali. Le piante sono tagliate solo quando raggiungono la maturità e il cuore viene cotto negli antichi forni in pietra. La fermentazione si svolge in botti di legno a cui segue la fase di distillazione con tradizionali alambicchi in rame. Il tequila matura in botti di rovere americano per un periodo compreso da uno a tre anni. Il Tequila Anejo “Cristalino” della distilleria Volcan De Mi Tierra è la massima espressione del terroir e della tradizione artigianale. Si presenta di un bellissimo colore leggermente ambrato con luminosi riflessi dorati, una nota particolarmente delicata, dovuta all’utilizzo di un processo di chiarificazione con carbone attivo, che elimina le note derivanti dal lungo processo di invecchiamento in legno. Il bouquet di grande finezza, intenso e complesso, con note di vaniglia, morbide spezie, tabacco biondo, aromi di agave cotta, di frutta secca e sfumature tostate di legni nobili. Al palato è avvolgente e ampia, con un sorso ricco e profondo, che conduce a un finale armonioso e molto persistente.
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Jalisco Mule è un cocktail fresco e intenso, particolarmente adatto da degustare in una calda serata estiva, sia come aperitivo, sia in un dopocena conviviale tra amici. Si basa su una ricetta estremamente semplice, che prevede l’utilizzo di due soli ingredienti: Tequila e Ginger Beer. Per la versione che proponiamo, abbiamo scelto la Tequila Silver della distilleria messicana Patron. Si tratta di un’etichetta di straordinaria purezza, realizzata nella regione dello Jalisco, da sempre famosa per l’eccellente qualità dell’agave Weber Blue coltivata sui terreni vulcanici. La ricchezza aromatica della pianta, tagliata solo quando raggiunge la piena maturità e l’accurato processo di distillazione, regalano una Tequila profumata, ricca ed elegante. Completa l’assemblaggio la Ginger Beer Fever-Tree, che conferisce al cocktail la straordinaria freschezza agrumata, delicatamente speziata e pungente, tipica dello zenzero. Il bicchiere classico per degustare il Jalisco Mule è la tazza in rame Moscow Mug, che dona al cocktail un affascinante stile retrò e ha anche in pregio di raffreddarsi molto rapidamente. Il cocktail Jalisco Mule è un’interessante e intensa variante del classico Moscow Mule. Al posto della Vodka viene utilizzata la Tequila, più morbida e aromatica, che conferisce una maggiore ricchezza e piacevolezza gustativa. Diversamente da molti cocktail, che sono stati creati dal genio e dall’inventiva di famosi barman, il Moscow Mule è nato quasi per caso. Nonostante il nome, le sue origini non vanno cercate in Russia, ma nell’America degli anni ’40. In quell’epoca, i distributori di spirits e bevande alcoliche statunitensi si trovavano di fronte al problema di non riuscire a vendere la Vodka, che faticava ad affermarsi nel paese del Bourbon. La stessa sorte toccava alla Ginger Beer, che non incontrava il gusto dell’americano medio, abituato a birre dal profilo più ricco e morbido. Il Moscow Mule era la soluzione di successo di due problemi. La preparazione dl Jalisco Mule è particolarmente semplice e veloce. Nella tradizionale tazza in rame Moscow Mug si mette qualche cubetto di ghiaccio, si versa la Tequila Silver Patron, poi la Ginger Beer Fever-Tree e infine il succo di lime fresco. Il cocktail si può guarnire con una fettina di lime. È ideale per chi predilige la fragranza agrumata e per chi ama i cocktail dal gusto semplice, molto fresco e dissetante.
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Il Cognac Grande Fine Champagne VSOP è un prodotto dal profilo equilibrato, dove raffinatezza e personalità vanno di pari passo, realizzando una bottiglia che mette d’accordo il palato di tutti gli appassionati di questo grande distillato francese. Merito anche del savoir-faire della Maison Peyrot, da sempre specializzata nella produzione di Cognac e di altri liquori che riscuotono il consenso positivo della critica internazionale. Così accade anche con questo VSOP, nettare dal ventaglio olfattivo affascinante, che conquista sin dai primi sorsi. Il Cognac Grande Fine Champagne VSOP realizzato da Peyrot nasce da quel vino bianco i cui acini provengono dai vigneti della Maison sparsi fra Grande e Petite Champagne. E’ bene ricordare come Peyrot, tra i filari, applichi i principi di lotta integrata, bandendo l’utilizzo di prodotti chimici e favorendo l’utilizzo di pratiche in equilibrio con l’ambiente circostante, come l’inerbimento. Il processo di distillazione avviene tramite alambicchi di rame, e, al suo termine, il Cognac viene fatto riposare in grandi botti di rovere, per un periodo di almeno 4 anni. Al termine di questa maturazione, il prodotto è pronto per essere imbottigliato e commercializzato. Questo Cognac Grande Fine Champagne VSOP si svela all’occhio con una tonalità che richiama il colore dell’ambra, non troppo marcato. Al naso si avvertono note delicate e morbide, dove emerge un tratto di vaniglia, impreziosito anche da altre sfumature speziate e di frutta essiccata. All’assaggio è di buon corpo, rotondo e morbido, con un sorso equilibrato in ogni componente organolettica. Un prodotto con cui la distilleria Peyrot conferma il proprio blasone e la propria storia all’interno del terroir del Cognac, che, dal 1956, la vede protagonista grazie a una gamma di etichette sempre caratterizzate da un’ottima e costante qualità.
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Lo Champagne Brut Rosé “Yellow Label Ice Jacket” è un’edizione speciale di una delle etichette più famose di Veuve Clicquot. Sfoggia un’insolita veste gialla, che svolge la funzione di elegante glacette. Conserva la bottiglia al fresco, mantenendola alla giusta temperatura di servizio. È una cuvée prestige frutto di un’accurata selezione delle uve delle migliori vigne del domaine e realizzata grazie al secolare savoir-faire di uno dei marchi storici della Champagne, che ha contribuito a creare il mito di questo straordinario terroir. Il sorso seducente e raffinato, ne fa una delle più interessanti versioni della tipologia. Il “Yellow Label Ice Jacket” è uno Champagne Brut Rosé che nasce in una delle più antiche Maison. Veuve Clicquot è stata fondata nel 1772 e ancora oggi rappresenta l’eccellenza e l’allure dei grandi Champagne di Reims. Il Rosé è un assemblaggio di una rigorosa selezione di 50-60 parcelle tra le più vocate in assoluto, per buona parte classificate come Grand Cru e Premier Cru. La cuvée è composta da un 44-48% di Pinot Noir, da un 13-18% di Meunier e da un 25-29% di Chardonnay. Al termine delle vendemmie, le vinificazioni si svolgono separatamente per varietà e singola vigna, in modo da avere a disposizione un’ampia gamma di vini base. Dopo alcuni mesi d’affinamento, si procede alla creazione dell’assemblaggio finale. Ai vins clairs del millesimo si unisce una percentuale che varia dal 30 al 45% di vini di riserva di annate precedenti, che contribuiscono a donare la giusta armonia e maturità espressiva al vino e un 12% di Pinot Noir vinificato in rosso, che rafforza il carattere fruttato, la struttura e la ricchezza aromatica. La seconda fermentazione si svolge in bottiglia secondo il Metodo Champenoise, con una sosta sur lattes nelle antiche caves della Maison scavate nel gesso per almeno 36 mesi. Il Brut Rosé “Yellow Label Ice Jacket” della celebre Maison di Reims Veuve Clicquot è uno Champagne connotato da una buona struttura e grande eleganza espressiva. È una bottiglia dalla vocazione gastronomica, ideale da portare in tavola con un trancio di salmone o con un guazzetto di crostacei. Nel calice si presenta di colore rosa antico con luminosi riflessi ramati. Il perlage è delicato, fine e molto persistente. Il quadro olfattivo è caratterizzato da un bouquet con profumi fragranti di fragoline di bosco, lampone, ribes rosso, pesca bianca, cenni di piccola pasticceria e frutta secca. Armonioso e ricco, seduce con aromi ricchi, morbidi e cremosi, che donano al sorso un carattere piacevolmente vinoso, ben bilanciato da una chiusura fresca e molto persistente.
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Lo Champagne Brut Grand Cru d'Aÿ Gaston Chiquet è prodotto con Chardonnay in purezza e matura sui lieviti per ben 84 mesi. Si tratta di un Blanc de Blancs di grande finezza ed eleganza con un bouquet maturo ed evoluto, che esprime profumi floreali, aromi agrumati, di frutta gialla, sfumature di crosta di pane e frutta secca. Il sorso è intenso e appagante, aromaticamente ricco e persistente, con chiusura su belle note fresche e minerali. Il Blanc de Blancs Grand Cru d'Aÿ è un millesimato prodotto dalla Maison Gaston Chiquet, che gestisce un vigneto di 23 ettari suddiviso in vari appezzamenti situati in aree particolarmente prestigiose: ad Aÿ, nelle zone di "Vauzelles" e di "Hauts-Crohauts"; a Dizy, nelle località "Crohauts-Guillemoine", "Cerisières", "Sous-Chienne" e "Moque-Bouteille"; a Hautvillers, nelle parcelle di "La Grange de Dizy" e di "Le Colombier". Le vigne hanno un’età media di circa 20-30 anni e per l’etichetta Grand Cru d'Aÿ viene utilizzata una selezione di uve Chardonnay provenienti dalle pregiate parcelle classificate Grand Cru di "Vauzelles" e di "Hauts-Crohauts" caratterizzate da un terreno calcareo-argilloso, ricco di gesso. Tutte le vigne sono vinificate separatamente e le uve sono pressate con utilizzo di torchi “champenois”, per estrarre con delicatezza solo il mosto fiore. Le fermentazioni avvengono in piccoli tini di acciaio inox da 40-60 ettolitri, con controllo della temperatura e utilizzo di lieviti selezionati. Appena terminata la fermentazione, i vins clairs svolgono sempre la malolattica e riposano poi per alcuni mesi fino al momento della creazione della cuvée. Dopo una serie di accurate degustazioni di tutti i vini base, si crea l’assemblaggio e la seconda fermentazione avviene in bottiglia, secondo il Metodo Champenoise con un lungo affinamento sui lieviti di almeno 84 mesi. Il Brut Grand Cru Blanc de Blancs d'Aÿ della Maison Gaston Chiquet è uno Champagne d’eccellenza, realizzato con uve di nobili parcelle Grand Cru e con un lunghissimo affinamento sui lieviti, che permette allo Chardonnay di raggiungere una straordinaria complessità e finezza espressiva. Nel calice ha un colore giallo dorato, con un perlage molto fine e persistente. Il quadro olfattivo è elegante e complesso, con profumi di zagara, fiori bianchi, aromi d’agrumi, frutta gialla matura, frutta tropicale, sensazioni di miele e pasticceria, ricordi di pain grillé e di frutta secca. Il sorso è profondo e lungo, con aromi raffinati e intensi, che scorrono piacevolmente verso un finale rinfrescante.
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“La Casa in Collina” è un Barbaresco Magnum che viene realizzato dalla cantina Vite Colte secondo il tradizionale approccio produttivo langarolo, per cui il Nebbiolo viene assemblato partendo da diversi vigneti per poi maturare in botti grandi, riassumendo dunque la visione d’insieme classica della denominazione d’appartenenza. Un vino pieno e vellutato, con un sorso delicatamente tannico che ben si sposa con i menù di terra, in particolar modo con le carni piemontesi e con un altro ingrediente prezioso del territorio, il tartufo bianco d’Alba. Il Barbaresco Magnum “La Casa in Collina” nasce dalle uve del vitigno a bacca rossa più importante di tutto il Piemonte, il Nebbiolo. Vite Colte lo coltiva in diverse parcelle caratterizzate da microclimi e terroir diversi. La fermentazione si svolge in acciaio a una temperatura controllata ricompresa fra i 28 e i 30 gradi e ha una durata di 20 giorni. Dopo lo svolgimento della malolattica il vino viene fatto affinare in grandi botti di legno di rovere per più di 12 mesi. Dopo le operazioni d’imbottigliamento si effettua un’ulteriore maturazione di 12 mesi, direttamente in vetro. La “Casa in Collina” è un Barbaresco che all’esame visivo si annuncia con un tipico colore granato, dotato di una buona intensità. Lo spettro olfattivo si orchestra intorno a profumi raffinati e intensi in cui sono i piccoli frutti di bosco a prendersi la scena, arricchiti poi da un sentore più tostato da cui emergono alcune note terziarie. In bocca è di ottimo corpo, strutturato, ampio, con un sorso che scorre con delicatezza al palato grazie a una trama tannica finemente integrata. Chiude con una buona persistenza, incentrata su un retrogusto floreale. Un formato Magnum per celebrare un grande rosso!
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Il Franciacorta Satèn Magnum è l’etichetta della gamma di Elisabetta Abrami che esprime soprattutto l’eleganza e la finezza di un raffinato Blanc des Blancs. È un Metodo classico tipico della denominazione, che s’ispira ai famosi Crémant francesi, connotati da un perlage più delicato rispetto allo Champagne. La qualità straordinaria delle uve di Chardonnay e l’effervescenza sottile, donano al sorso una leggerezza e una piacevolezza di grande fascino. I suoi profumi floreali, gli aromi agrumati e fruttati conquistano fin dal primo sorso. È la cuvée perfetta per avvicinarsi al mondo della Franciacorta e per apprezzarne la limpida precisione e freschezza stilistica. Il Satèn Franciacorta Magnum di Elisabetta Abrami viene prodotto nella splendida tenuta aziendale, situata nella zona di Provaglio d’Iseo. I vigneti sono coltivati sui dolci pendii collinari che salgono verso il monte Cognolo. In campagna si seguono i principi dell’agricoltura biologica, in modo da ottenere uve genuine e sane, indispensabile presupposto per l’elaborazione di grandi vini. Realizzato esclusivamente con une di Chardonnay raccolte a mano durante il mese di agosto, con selezione in vigna dei migliori grappoli. Le uve sono pressate in modo molto soffice e il mosto fiore fermenta in parte in vasche d’acciaio inox e in parte in barrique di rovere francese. Dopo alcuni mesi di affinamento, i vini base sono assemblati e la seconda fermentazione si svolge in bottiglia secondo il Metodo Classico, con una sosta sur lattes di almeno 24 mesi, prima del dégorgement. Il Metodo Classico Franciacorta Satèn Magnum Elisabetta Abrami rappresenta il volto soave del territorio franciacortino. È la bottiglia ideale da degustare all’aperitivo o con antipasti di mare o di verdure dal gusto delicato. Alla vista si presenta di colore giallo paglierino dai riflessi luminosi e brillanti. Il perlage è particolarmente sottile e lieve. Fine e delicato, ha un profilo olfattivo dominato da profumi di fiori bianchi, cenni di scorza di limone, aromi di mela verde, pesca bianca, sfumature tropicali, note di crosta di pane e morbidezze di piccola pasticceria. Al palato è piacevolmente fruttato, con un sorso morbido e vellutato, che si distende armonioso verso un finale sapido e di equilibrata freschezza.
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Il Brut Reserve di Pol Roger è un vero e proprio pezzo di storia dello Champagne, icona di prestigio che ha saputo diventare modello assoluto di classe ed eleganza. Un racconto più che secolare, quello che riguarda la nota Maison francese, la cui firma principale la deve proprio a Pol Roger, rampollo di famiglia che iniziò a produrre vino nel 1849. La tradizione vinicola è andata ben riposta, di generazione in generazione, tanto che nel 1900, Maurice e Georges, figli di Pol, fondarono la propria Maison rendendo omaggio al padre e da allora la proprietà è rimasta sempre in mano alla famiglia Roger, caso piuttosto raro in Champagne. Bollicina preferita da Winston Churchill, che ne ha tessuto più volte gli elogi, Pol Roger è un nome di culto per ogni appassionato di Champagne, e si pone ai massimi vertici della tipologia. Il vino Brut Reserve proviene da un uvaggio dei tre principali vitigni dello Champagne, ovvero Pinot Nero, Pinot Meunier e Chardonnay, ripartiti in modo paritario. Circa 88 ettari di vigna, dislocati tra Epernay, centro principale della Valle della Marne nonché uno dei comuni più vocati in assoluto per la produzione di metodi classici a livello mondiale, la Cote des Blancs e la Montagne des Reims, suddivisa a sua volta in numerosi cru. Circa 30 di questi concorrono alla produzione del Reserve Champagne, che dopo la cernita delle uve e la fermentazione a temperatura controllata dei vini base, viene assemblato dando vita a una fusione millimetrica ed elegantissima. Avviene dunque la seconda fermentazione in bottiglia e la cosiddetta presa di spuma, che precedono degorgement e dosaggio. Almeno quattro anni di affinamento in cantina precedono la messa in commercio. Il Brut Reserve si mostra nel calice con colore dorato intenso e una spuma abbondante ma estremamente fine. Il naso mostra da subito ricchezza e generosità, dipanandosi tra sentori esotici di mango e frutto della passione, nonché di frutta a polpa bianca tra cui spicca la pera. Quadro molto variegato, che viene completato da golose dolcezze e tostature, riconducibili al miele d'acacia e alla piccola pasticceria. L'assaggio rivela un vino dove cremosità e finezza vanno di pari passo, disegnando un sorso sempre perfettamente bilanciato tra carnosità e apporto salino. Un must assoluto, di cui non ci si può privare, anche in virtù del suo straordinario rapporto qualità-prezzo.
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L’Elisir di Rabarbaro prodotto dall’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella è un liquore che deriva da un antico savoir-faire. È il frutto di secoli d’esperienza, che affonda le radici nelle più antiche consuetudini di realizzare infusi di erbe e spezie come elisir di lunga vita o rimedi medicamentosi e digestivi. Il suo carattere austero e amaricante è incentrato fondamentalmente sugli aromi varietali tipici del rabarbaro, impreziositi da note di erbe officinali, balsamiche e di delicate spezie. Il liquore Elisir di Rabarbaro è una delle etichette più interessanti dell’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, che rappresenta una delle storiche realtà della tradizione liquoristica italiana. Si tratta di un elisir realizzato ancora oggi secondo le più antiche consuetudini artigianali. Le origini del primo laboratorio risalgono al lontano 1221, quando alcuni frati Domenicani arrivarono a Firenze e si stabilirono nella Chiesa di Santa Maria tra le Vigne. Cominciò cosi la produzione di infusi, elisir basati sulle conoscenze botaniche e farmaceutiche dei religiosi. La ricetta del liquore al rabarbaro è stata creata da Padre Ludovico Berlingacci, farmacista della comunità religiosa dal 1707 al 1743. A lui si deve l’intuizione di utilizzare la radice del rabarbaro cinese, famosa per le sue proprietà digestive, per realizzare un infuso. Ancora oggi viene prodotto solo con rabarbaro cinese, alcol, zucchero e aromi naturali. L’ Elisir di Rabarbaro dell’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella deve il suo successo a una ricetta semplice e mai modificata nel corso dei secoli. Porta in primo piano ed esalta le migliori caratteristiche del rabarbaro nella sua assoluta purezza espressiva. Si presenta alla vista di colore ambrato luminoso, con brillanti riflessi oro antico. Il profilo olfattivo è connotato da un aroma intenso di rabarbaro, da note di morbide spezie, da cenni di erbe officinali e balsamiche. L’ingresso al palato è morbido, caldo e avvolgente, con un sorso intenso, ricco e un finale leggermente amaricante.
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Il Single Malt No Aged Yoichi Nikka è un Whisky giapponese elegante e fine dal profilo particolarmente morbido ed equilibrato. È prodotto dalla più famosa e importante distilleria del Sol Levante, che nel corso di neppure un secolo di storia, ha saputo ritagliarsi un posto di assoluto prestigio nel panorama mondiale del Whisky. La distilleria Yoichi è la più antica e rinomata distilleria di Nikka, fondata nel 1934 nell’isola di Hokkaido sopra una sorgente d’acqua sotterranea, tra il Mar del Giappone e le montagne. Materie prime di eccellente qualità, la raffinata arte della distillazione nipponica, già patrimonio dei produttori di sakè, e una cura particolare per i processi di maturazione in legno hanno permesso a Nikka di proporre delle etichette di qualità assoluta. Il Whisky Single Malt No Aged Yoichi Nikka non potrebbe esistere senza la figura di Masataka Taketsuru, a cui si deve l’introduzione della cultura del Whisky in Giappone. Nato in una famiglia che da generazioni produceva sakè, Taketsuru intraprese un viaggio in Scozia alla scoperta del Whisky, fermandosi anche a lavorare in alcune distillerie delle Highlands. Al suo ritorno in Giappone, possedeva tutte le conoscenze necessarie per cominciare a produrre Whisky. Scelse la verde e incontaminata zona di Hokkaido per cominciare la sua avventura. Le acque cristalline delle sorgenti, il malto e la torba di qualità, completarono il quadro di questo piccolo angolo di Scozia trasferito dall’altra parte del mondo. Oggi la distilleria Nikka è conosciuta in tutto il mondo e i suoi distillati sono apprezzati dagli intenditori per la raffinata eleganza e la straordinaria pulizia espressiva. Il Whisky No Aged Yoichi Nikka è un Single Malt è prodotto con malto d’orzo di primissima qualità e un’accurata distillazione in alambicchi tradizionali in rame di tipo Pot Still riscaldati a fuoco diretto con carbone naturale. Nel bicchiere ha un colore giallo dorato, luminoso e intenso. Il profilo olfattivo esprime fragranti aromi di frutta gialla matura, morbide sfumature di frutta tropicale, aromi di cedro e scorza d’agrumi, cenni di vaniglia, su un sottofondo piacevolmente maltato. L’ingresso al palato è morbido e avvolgente, con aromi eleganti e raffinati, che si distendono in modo molto armonioso verso un finale fresco, sapido e con sensazioni leggermente fumé. È un Single Malt molto elegante, con un giusto bilanciamento tra frutto, freschezza sapida e leggera torbatura finale.
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Lo Champagne Rosé Brut Foujita “RSRV” di Mumm è l’etichetta dell’eleganza e della ricchezza aromatica. Appartiene alla collezione della Cave Privée della Maison, che propone delle cuvée di particolare prestigio, prodotte in un numero limitato di bottiglie e riservate ai grandi intenditori ed appassionati della storica Maison di Reims. Sono Champagne di qualità superiore, punta di diamante del savoir-faire di Mumm, elaborati solo con le migliori uve di selezionate parcelle Grand Cru. Dal 1838 lo Chef de Cave accantona queste straordinarie bottiglie con la sigla “RSRV” come un prezioso tesoro. La cuvée rosé è un omaggio a Leonard Foujita, artista giapponese e amico della Maison, autore del disegno della rosa che decora la bottiglia di Mumm Rosé dal 1958. Il Rosé Brut Foujita “RSRV” è uno Champagne che nasce in una storica Maison fondata all’inizio dell’Ottocento. Mumm gestisce 218 ettari di vigne, di cui ben 160 coltivati in 8 famosi Grand Cru della regione: Aÿ, Bouzy, Ambonnay, Verzy, Verzenay, Avize, Cramant, Mailly-Champagne. La cuvée nasce da uve che provengono da vigneti di prestigiose parcelle di proprietà della Maison, che si trovano in territori di village classificati Grand Cru. In particolare il Pinot Noir da Verzenay, Aÿ e Bouzy, mentre lo Chardonnay da Cramant e Avize. Le due varietà sono vinificate separatamente, con pressatura soffice delle uve e fermentazione del solo mosto fiore. Dopo alcuni mesi di affinamento, si procede alla creazione dell’assemblaggio finale. Ai vins clairs del millesimo si unisce una piccola percentuale di Pinot Noir di riserva vinificato in rosso, che dona intensità aromatica e struttura allo Champagne. La seconda fermentazione si svolge in bottiglia secondo il Metodo Champenoise, con un affinamento sur lattes di almeno 4 anni. Dopo il dégorgement, si colmano le bottiglie con la liqueur de dosage, proveniente da terroir Grand Cru e maturata in botti di rovere. Lo Champagne Rosé Brut Foujita “RSRV” Mumm è una bottiglia dedicata ai palati più fini, che sanno apprezzare la sua piacevole texture cremosa e la sua personalità decisa e appagante. Seduce lo sguardo con un bellissimo colore rosa intenso, brillante e luminoso, con leggere sfumature salmone. Il perlage è di grande finezza e persistenza. Elegante e ricco, esprime un bouquet che conquista con aromi di fragoline di bosco, ribes rosso, mirtilli, morbidi cenni di pain brioche, pasticceria e vaniglia. Il sorso è intenso e vinoso, di buona struttura e con una sfaccettata ampiezza aromatica, che si distende in modo molto armonioso verso un finale persistente e di grande equilibrio gustativo. Come i migliori rosé, è uno Champagne dalla vocazione gastronomica, da degustare in abbinamento con secondi piatti a base di salmone, con arrosti di carni bianche o con un agnello al rosa.
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Il “Gran Masetto” di Endrizzi rappresenta una delle migliori espressioni del Teroldego in purezza. Un’etichetta di riferimento per chi vuole conoscere il volto d’eccellenza di questo interessante vitigno autoctono del Trentino. Il leggero appassimento delle uve e il lungo affinamento in legno, donano al vino un profilo morbido e suadente, elegante e intenso, con aromi di frutta rossa matura, confettura, spezie orientali, cioccolato e liquirizia. Un rosso che cerca soprattutto la ricchezza espressiva, l’armonia e la rotondità. Il rosso “Gran Masetto” è la punta di diamante della produzione della Cantina Endrizzi, da sempre impegnata a valorizzare le caratteristiche del vitigno autoctono a bacca rossa Teroldego. L’assoluta qualità delle uve prodotte nella tenuta, ha spinto a realizzare un rosso importante, che potesse entrare nella ristretta cerchia delle migliori etichette del territorio. Le uve del “Gran Masetto” provengono da una selezione dei migliori grappoli dei vigneti allevati a pergola trentina nei comuni di Mezzolombardo e Mezzocorona e a Guyot nel cru Masetto. Dopo la vendemmia, le uve sono sottoposte ad appassimento per circa 3 mesi, a cui segue la diraspatura e la lenta fermentazione, che si svolge in vasche d’acciaio per i primi 40 giorni e termina poi in barrique. Il vino riposa in barrique per almeno 20 mesi e completa il periodo d’affinamento con 6 mesi in bottiglia prima della messa in commercio. Il “Gran Masetto” è un rosso dedicato a chi ama i vini concentrati, di grande struttura e aromaticamente ricchi. Nel calice ha un colore rosso granato, intenso e profondo. Il quadro olfattivo è complesso e affascinante con aromi di piccoli frutti di bosco, frutta rossa matura, confettura, sentori tostati, di sottobosco, note di cioccolato, liquirizia, vaniglia, spezie dolci ed erbe alpine. L’ingresso al palato è armonioso, morbido e avvolgente, con tannini evoluti, un frutto elegante e un finale di grande equilibrio e persistenza gustativa.
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Il Calvados Pays d’Auge 8 Anni rappresenta una vera e propria glorificazione della materia prima, quella mela che con così tanta attenzione viene coltivata da Jean-Roger. Anzi, parlare di “mela” al singolare è altamente riduttivo, visto che la distilleria può contare su ben 30 varietà diverse di piante, in grado quindi di fornire frutti con sfumature anche decisamente differenti fra loro. Un Calvados dal profilo intramontabile, dove il profumo di mela si amalgama a tocchi di spezie dolci, aprendo a un sorso raffinato e morbido. Questo Calvados Pays d’Auge 8 anni nasce da un’accuratissima selezione di mele effettuata da Jean-Roger, proprietario della distilleria Roger Groult. Ben 23 sono infatti gli ettari in cui si coltivano 30 varietà diverse di mele, ripartite in 5.300 alberi. Una volta raccolte, vengono pigiate, per poi essere lavorate da ottobre a dicembre per ottenere un mosto dolce, di assoluta qualità. Una particolarità che contraddistingue i distillati firmati Roger Groult consiste nel fatto che, in questa fase, nonostante il disciplinare consenta di aggiungere piccole percentuali di pere al preparato, tale possibilità non viene minimamente considerata da Jean-Roger, che propone quindi etichette esclusivamente realizzate a partire da mele. La successiva distillazione è duplice, e si avvale di tre piccoli alambicchi molto vecchi. Il distillato finale ottenuto invecchia poi per 8 anni in botti di rovere. Il Calvados Pays d’Auge si annuncia alla vista con un colore che richiama la tonalità dell’oro, non luminosa, ma anzi piuttosto scura. Il ventaglio di note che avvolge il naso si muove su tocchi profondi di mela e frutta appassita, alternati a lievi rimandi di vaniglia e cannella. In bocca è di buon corpo, rotondo, con un sorso che avvolge bene il palato durante lo scorrimento della beva, risultando particolarmente coinvolgente. Un’etichetta che incarna il lato più classico della tipologia, che negli anni ha ottenuto riconoscimenti importanti a livello internazionale.
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Il Gin London Dry della Broken Bones è una delle etichette di punta di questa giovane e interessante distilleria slovena, che nel giro di pochi anni ha saputo imporsi all’attenzione degli appassionati con una gamma di bottiglie realizzate con cura e attenzione artigianale. Si tratta di un’interpretazione classica della tipologia London Dry, che ben rappresenta lo stile pulito ed essenziale del marchio. Seguendo la migliore tradizione inglese, il Gin propone un profilo fresco e balsamico, caratterizzato dagli aromi del ginepro e di fragranti agrumi, impreziositi dalle note raffinate di una selezione di botaniche tipiche dell’area del Carso sloveno. Il London Dry Gin Broken Bones prende le mosse da una ricetta originale, che reinterpreta in chiave territoriale la storica tradizione del London Dry Gin. Le botaniche selezionate provengono dalla zona incontaminata dell’altopiano del Carso Sloveno, una terra selvaggia e aspra, fatta di rocce calcaree e di una ricca vegetazione spontanea caratterizzata dalla presenza di una rigogliosa macchia mediterranea. Tra gli ingredienti che compongono il mix di erbe e spezie, ricordiamo: le bacche di ginepro fresche, la scorza di limone, la rosa canina, i fiori di tiglio, la liquirizia, l’angelica, l’iris, il coriandolo e il cardamomo. Le botaniche sono messe in infusione alcolica, in modo che possano cedere tutti i profumi e gli aromi. Si procede poi alla fase della distillazione, che si svolge all’interno dell’azienda in piccoli lotti, secondo una modalità di lavorazione di carattere ancora artigianale. Il London Dry di Broken Bones è un Gin realizzato nei pressi di Lubiana, da una distilleria che traduce molto bene l’entusiasmo e la passione dei tre soci fondatori. È un’etichetta che esprime molto bene il desiderio di curare in modo minuzioso ogni fase della lavorazione, per proporre un Gin di alta qualità. Nel bicchiere si presenta di colore trasparente perfettamente limpido e cristallino. Il bouquet è raffinato ed elegante, con profumi che richiamano la nitida freschezza balsamica del ginepro, gli intensi aromi mediterranei degli agrumi, le note di erbe officinali e le delicate sfumature floreali. Il sorso è morbido e armonioso, con un finale piacevolmente fresco e persistente.
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Il “Ninì” Divella è un Metodo Classico frutto di un armonico assemblaggio di uve Pinot Nero e Chardonnay, di grande spessore e profonda espressività. Uno spumante di nicchia, appartenente alla linea delle cuvée realizzate con vini di riserva, nato dai sogni divenuti realtà di Alessandra Divella, giovane volto femminile da poco affacciatosi all’areale di Franciacorta. Pochissimi esemplari annui di queste fragranti e avvolgenti bollicine che vale la pena accaparrarsi prima che le luci dei riflettori si spingano fino a Gussago, piccola località in provincia di Brescia, dove la cantina Divella ha preso casa dal 2005. Il “Ninì” di Divella è un’espressione innovativa e artigianale capace di sorprendere proprio tutti. Assemblaggio di uve Pinot Nero e Chardonnay, si distingue per autenticità e naturalezza, merito delle fermentazioni spontanee attivate da soli lieviti presenti sulle bucce, dell’utilizzo basso di solfiti e della coraggiosa volontà di non aggiungere mai dosaggi zuccherini dopo la sboccatura. Dopo l'aggiunta del 25% di vini riserva, viene affinato sui lieviti per circa 42 mesi. Rifiuta l’utilizzo di qualsivoglia correzione prima dell’imbottigliamento e si presenta nella sua veste verace e rigorosamente struccata. Il Dosaggio Zero “Ninì” di Divella si presenta di un cristallino giallo paglierino e il perlage di fine eleganza si eleva dolcemente dal basso verso l’alto del bicchiere. Il primo approccio al calice profuma di pane appena sfornato e piccola pasticceria e si estende su note di frutta matura a polpa gialla. Una volta in bocca è avvolgente e croccante, sa di crema pasticcera, anice e miele, senza mai risultare dolce e lasciando un ricordo aggraziato e di garbata finezza. Questo spumante complesso, versatile e mai uguale a se stesso ha tutte le carte in regola per evolvere con ritmo e precisione nel tempo, ma se l’idea di fargli prendere la polvere in cantina non vi va troppo a genio è perfetto da bersi anche ora.
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Un taglio da cui emerge tutta la delicatezza e la morbidezza del Pinot Noir, aiutato nella struttura e nel corpo da una piccolissima percentuale di Chardonnay: ecco la ricetta alla base del Rosé Brut Première Cuvée targato Bruno Paillard. Uno Champagne dall’animo soave, che ci corteggia con una bollicina sottile, che sorso dopo sorso dà quasi dipendenza, dimostrando ancora una volta tutta la grandezza della maison. Una bottiglia che non delude mai le aspettative, recitando sempre il ruolo di protagonista, sia in aperitivi informali che in occasioni più importanti. La maison Bruno Paillard realizza a questo Champagne Rosé Brut Première Cuvée a partire da un sapiente blend dove, accanto al Pinot Noir, troviamo anche una piccolissima percentuale di un vitigno a bacca bianca, lo Chardonnay. Le uve, accuratamente selezionate durante la vendemmia per garantire solo la massima qualità dei terroir da cui provengono, dopo una prima fermentazione vengono fatti rifermentare, come previsto dai dettami del Metodo Champenoise, in bottiglia, rimanendo sui lieviti per un periodo di 36 mesi. Poi, dopo le operazioni di sboccatura, si prevede una successiva maturazione di altri 5 mesi, direttamente in bottiglia. Questo Champagne Rosé Brut Première Cuvée si presenta nel bicchiere con un colore rosa che richiama la tonalità del salmone. La grana del perlage è fine e sottile, e si sviluppa con una buona persistenza. Il naso è una gioia di profumi avvolgenti, che dal fruttato virano verso il floreale, regalando un profilo olfattivo fresco e croccante. All’assaggio è di buon corpo, scorrevole e snello grazie a un sorso delicato, contraddistinto da una piacevole vena fresca. Una bollicina oltremodo elegante, con cui la maison Bruno Paillard evidenzia l’anima femminile di quest’etichetta.
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Lo Champagne Extra Brut Premier Cru “L’Accomplie” di Frederic Savart è un’etichetta di straordinario fascino ed eleganza realizzata con una selezione delle migliori uve dei Premier Cru della tenuta. È uno Champagne artigianale, curato con minuziosa passione e dedicato a chi ama scoprire le migliori eccellenza delle piccole Maison. La prevalenza di Pinot Noir nella composizione della cuvée e l’affinamento dei vini base in legno, donano allo Champagne una notevole ricchezza e profondità aromatica, che lo rendono perfetto da degustare a tavola anche con menù importanti. “L’Accomplie” Champagne è un Extra Brut Premier Cru realizzato da uno dei personaggi di spicco del mondo delle grandi bollicine francesi. Frederic Savart gestisce la piccola Maison di famiglia, fondata alla fine della Seconda Guerra Mondiale dal nonno, coltivando 6 ettari di vigna nel territorio comunale dei Premier Cru di Ecueil e Villers-aux-Noedus. I terreni sono particolarmente vocati, grazie a una composizione calcareo-argillosa con profonde stratificazioni di gesso ricco di fossili marini. La filosofia produttiva di Frederic Savart è basata sulla ricerca continua della qualità, che parte da un meticoloso lavoro in vigna con rese molto basse. Grazie a uve di grande concentrazione aromatica, le etichette esprimono un’intensità e una lunghezza che appagano i palati più esigenti. Il Premier Cru “L’Accomplie” Savart è uno Champagne di terroir, capace di raccontare la personalità e le peculiarità della zona della Montagne de Reims. Le uve provengono da parcelle coltivate nei territori dei Premier Cru, che garantiscono da sempre una qualità eccellente. Al termine della vinificazione, i vins clairs riposano in legno, e l’assemblaggio finale nasce dalle migliori partite di differenti annate, in modo da poter avere sempre una cuvée armonica ed equilibrata. La seconda fermentazione si svolge in bottiglia secondo il Metodo Champenoise, con una sosta sui lieviti di almeno 24 mesi. Ha un colore giallo paglierino con brillanti sfumature dorate, contraddistinto da un perlage fine e continuo. I profumi di agrumi, frutta a polpa bianca, frutta secca, sfumature mielate e cenni di pasticceria si stratificano su un corpo elegante e intenso, piacevolmente lungo e complesso, che chiude su sensazioni fresche, sapide e minerali.
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Il Kit Grappa ‘Bassano 24 Carati’ Glass Pack costituisce un pregiatissimo e raffinato cofanetto in legno che racchiude al suo interno una delle migliori grappe elaborate dall’iconico maestro distillatore veneto Jacopo Poli. Siamo a Schiavon, piccolo comune della provincia di Vicenza, dove da oltre un secolo la famiglia Poli realizza grappe di straordinaria qualità secondo metodi artigianali. Fiore all’occhiello della produzione è l’antico alambicco in rame risalente agli anni ’20 e oggi costituito da dodici caldaiette installate in differenti epoche, che rappresentano le quattro generazioni della famiglia Poli susseguitesi nel corso della lunga storia di questa distilleria. Il Glass Pack Jacopo Poli Kit Grappa ‘Bassano 24 Carati’ è un box costituito da una bottiglia da 70 cl di Grappa ‘Bassano 24 Carati’ e due bicchieri concepiti appositamente per elevare l’esperienza della degustazione del distillato. La Grappa ‘Bassano 24 Carati’ viene elaborata a partire da una selezione delle vinacce di diversi vitigni aromatici della zona di Bassano del Grappa, che vengono quindi distillate a vapore fluente tramite un alambicco in rame a ciclo discontinuo. Il conseguente periodo di invecchiamento ha luogo in barrique di rovere da 225 litri e si protrae per 24 mesi nelle cantine sotterranee della distilleria prima dell’imbottigliamento finale. Ha origine così una grappa morbida e sensuale, caratterizzata da intriganti profumi di crema pasticcera e anacardi e da un gusto caldo, setoso e avvolgente. Questo distillato rende omaggio a Bassano del Grappa, comune-simbolo di questa acquavite di vinacce. ‘Bassano 24 Carati’ Kit Grappa Glass Pack Jacopo Poli è un’ottima idea regalo da concedere a sé stessi oppure da donare a famigliari e amici per intraprendere un percorso sensoriale garantito da una delle migliori distillerie di tutta Italia. Gli annessi calici da degustazione per la grappa rappresentano poi la maniera ideale per godere appieno di questo popolare distillato, di cui non si potrà più fare a meno.
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Il Rosso “De Veo” di Paolo Bea è un’espressione del territorio umbro di grande tipicità e piacevolezza. Con il suo blend di uve a bacca rossa riassume ed incarna le diverse sfaccettature che definiscono la meravigliosa area centrale dello Stivale. È dotato di una capacità espressiva molto particolare, che proviene dal terreno stesso e dall’ambiente circostante con il quale si trova in perfetto equilibrio. Il modus operandi della cantina Paolo Bea è infatti rivolto alla valorizzazione dell’ecosistema e delle interazioni naturali che lo definiscono. Si lavora, sia in campo che in cantina, secondo un metodo biologico e biodinamico che risulta essere la carta vincente nell’esaltazione del vitigno e della sua tipicità varietale e territoriale. “De Veo” è ottenuto da tre varietà di uve differenti: Sagrantino, Sangiovese e Montepulciano, partecipi rispettivamente con il 65%, il 25% e 10%. Esse provengono da vigneti collocati ad un’altitudine di 400-430 metri sul livello del mare, presso le località San Valentino, Pagliaro e Cerrete. I terreni sono prevalentemente argillosi e limosi, stratificati in alternanza a ciottoli di fiume. In seguito alla vendemmia manuale i grappoli vengono trasportati in cantina, dove in fase di pressatura avviene la separazione delle bucce dai raspi. Una macerazione di 36 giorni precede la fase di maturazione, che si compone di un periodo di 20 mesi in contenitori di acciaio inox, 10 mesi seguenti all’interno di botti di legno grande da 20 q.li. e per finire 30 mesi di sosta in bottiglia. Paolo Bea “De Veo” è un rosso dal color rubino profondo. Il suo profumo ricorda la frutta scura e le spezie, su note animali di pellame e di cuoio. In bocca presenta un corpo morbido e pieno, scandito da sapidità e da un tannino levigato. Ciò che affascina al naso trova conferma nel gusto, definendo il profilo completo di un vino complesso capace di emozionare.
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Questa Riserva “Muncagota” è un Barbaresco in cui intensità, spessore e leggiadria convivono, regalando un momento di vera goduria. Merito del grande lavoro svolto dalla cantina Produttori del Barbaresco, realtà produttiva in cui il rapporto qualità-prezzo riserva sempre piacevoli sorprese, in ogni etichetta, e che ama declinare la DOCG del Barbaresco con diverse espressioni. Questa Riserva, nello specifico, incarna la magia delle Langhe piemontesi, coinvolgendo naso e palato con profumi e sapori armoniosi ed equilibrati. Un grande rosso da invecchiamento, da assaporare sino all’ultima goccia. Questo Barbaresco Riserva “Muncagota” nasce dalle uve in purezza di Nebbiolo, grande autoctono della regione Piemonte. Le uve di questa varietà vengono coltivate all’interno del cru che regala il nome all’etichetta, Muncagota, caratterizzato da un terreno argilloso e calcareo, esposto verso sud-est. Gli acini, una volta raccolti e portati nei locali adibiti alla vinificazione della cantina Produttori del Barbaresco, fermentano alcoolicamente in acciaio, macerando sulle bucce per 28 giorni, svolgendo anche la malolattica. Si procede poi con l’affinamento, svolto dapprima per 36 mesi in botti di rovere, e poi, dopo l’imbottigliamento, per altri 12 mesi in bottiglia. Il “Muncagota” è un Barbaresco Riserva che, nel bicchiere, si annuncia con un colore molto luminoso, che richiama la tonalità del granato. Il bouquet di profumi che avvolge il naso racconta note stratificate, che dalla piccola frutta rossa e da accenni alla viola, virano verso tocchi terziari, dove pelle, cuoio e spezie dolci si alternano in una danza di sfumature intrecciate fra loro. In bocca è di ottimo corpo, strutturato e austero, con un sorso contraddistinto da una piacevole freschezza e da una trama in cui i tannini scorrono vellutati. Un rosso firmato da una delle cantine di riferimento per questa DOCG, i Produttori del Barbaresco, cooperativa che anno dopo anno si conferma come un nome di assoluta garanzia nel panorama enologico piemontese.
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